Prima presentazione Lunedì 10 Luglio 2006 ore 20:30 c/o MAGIK'O, Via Toscana 41 Bologna Presenta Giorgio Comaschi con letture di Margaret Collina Novità in libreria FERNANDO BALZARRO: LUPO Collana Lettere n.° 88 Prezzo Euro 10,00 ISBN 88-7418-417-4 PROSPETTIVA EDITRICE www.prospettivaeditrice.it
{jos_image}L'AUTORE Ferdinando Balzarro nasce a Piacenza il 01/01/44, ma ha sempre vissuto e lavorato a Bologna. Laureato in scienze motorie, attualmente è considerato uno dei maggiori esperti nazionali di karate, arte marziale di cui è maestro ottavo dan . Nel 2000 esce il suo primo romanzo dai forti connotati autobiografici "BAGLIORE la vita vista dalla morte" pubblicato dalla casa editrice romana Sovera Multimedia ed ottiene un grosso successo di critica e di pubblico. Negli anni successivi seguono, sempre pubblicati da Sovera, altri cinque romanzi di grande impatto emotivo: "Il Sangue e L'Anima" (premio speciale Fucecchio 2001) il surreale e ipnotico "Plenilunio" (2002), "Il Solista" (2002), "Sabbia" (2003), "Punto Vitale" (2004) vincitore del Premio "Carver" 2005.
{jos_image}IL LIBRO Un forte lupo capobranco, risoluto a lottare contro la sua stessa indole e pronto a mortificare il forte istinto pur di scoprire il senso dell’esistenza, procede verso l’ineluttabile compimento del proprio destino. Corre il lupo ma è fermo un uomo ormai avanti con gli anni, afflitto dal morbo della mediocrità e frustrato dalla deludente esperienza della sua storia. La metafora sulla vita magistralmente intessuta attraverso i pensieri e le scelte di un animale selvaggio che non esita a mettere in gioco la stessa capacità di sopravvivere al fine di opporsi all’irriducibile spietatezza del creato, si propone quale commovente contraltare alla realtà patetica e rassegnata che segna l’uomo contemporaneo, assuefatto alla delusione, all’indifferenza, e alla progressiva accettazione della propria sconfitta. Sullo sfondo, nell’ambiguo controluce del giorno dopo giorno, immerso nell’atjos_fera plumbea di un racconto kafkiano senza titolo e senza trama, si staglia cinica e distante l’agghiacciante cronaca delle catastrofi naturali, gli orrori della guerra, l’effimera meschinità del quotidiano. |