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mercoledì 04 ottobre 2023
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"Chi ha molto a che fare con i bambini scoprirà che nessuna azione esteriore resta senza influsso su di loro." -- Johann Wolfgang Goethe |
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DOJO KUN - Le regole del luogo ove si ricerca la Via |
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Si dice che il Dojo Kun sia stato stato introdotto nella tradizione del Karate per garantire la condotta corretta dei suoi praticanti e che fosse considerato una sorta di comandamento da rispettare anche al di fuori dell'ambiente proprio del Karate.
Nota: La formulazione in lingua giapponese viene scritta in caratteri romani con le frasi sotto riportate, la cui pronuncia naturalmente è influenzata dal fatto che i caratteri giapponesi KANJI (ideogrammi) non sono culturalmente traducibili in termini grammaticali convenzionali e quindi l'esposizione è da considerarsi esclusivamente fonetica. Inoltre, poichè il KANJI esprime un concetto e non una parola, ogni frase può assumere sfumature diverse nell'interpretazione, pur mantenendone inalterato il significato DOJO KUN (DO = via, strada da percorrere - JO = luogo - KUN = regola, dovere). Dojo Kun ITOTSU - si ripete prima di ognuna delle cinque regole Schtoz - ATTENZIONE! 1) JINKAKU KANSEI NI TSUTOMURU KOTO (gincacu canseini sutomurokoto) DOBBIAMO IMPEGNARCI A RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE DEL CARATTERE 2) MAKOTO NO MICHI O MAMURU KOTO (macoto no mici o mamurokoto) DOBBIAMO PERSEGUIRE LA STRADA DELLA SINCERITA' 3) DORYOKU NO SEISHIN O YASHINAU KOTO (dorioku no seiscin o iascinaokoto) DOBBIAMO ALLEVARE IL NOSTRO SPIRITO ALLO SFORZO 4) REIGI O OMONZURU KOTO (reighi omonzurokoto) DOBBIAMO ESALTARE IL RISPETTO E LA SINCERITA' 5) KEKKI NO YU O IMASHIMERU KOTO (checchi no iuo imashimerukoto) DOBBIAMO CONTROLLARE CON CORAGGIO LO SPIRITO ISTINTIVO Analizziamo ora le frasi dal punto di vista della traduzione: ITOTSU "per primo", "innanzitutto", sottolinea l'importanza del seguito JINKAKU il carattere dell'uomo (jin) KANSEI perfezione, miglioramento NI è una congiunzione TSUTOMURU impegnarsi, tendere a.. KOTO è un rafforzativo imperativo del verbo MAKOTO sincerità NO è una congiunzione MICHI stesso ideogramma di "DO" significa la via da percorrere O aggettivo accrescitivo MAMURU seguire KOTO è un rafforzativo imperativo del verbo DORYOKU fatica, sforzo NO è una congiunzione SEISHIN anima, spirito, mente O aggettivo accrescitivo YASHINAU allevare, innalzare KOTO è un rafforzativo imperativo del verbo REIGI etichetta, rispetto, buone maniere (da REI=rispetto e GI=abito) O aggettivo accrescitivo OMONZURU onorare, esaltare KOTO rafforzativo imperativo del verbo KEKKI spirito bestiale, sangue caldo NO è una congiunzione YU coraggio, temerarietà O aggettivo accrescitivo IMASHIMERU ammonire, controllare, reprimere, mettere in guardia KOTO rafforzativo imperativo del verbo. La parola chiave di ogni frase è una, ovvero: JINKAKU - MAKOTO - DORYOKU - REIGI - KEKKI Carattere - Sincerità - Costanza - Rispetto - Autocontrollo L'utilizzo del Dojo Kun prima della pratica deve essere proposto ad adepti di discreto livello, allorchè gli stessi siano coscienti dell'importanza e della necessità di mantenere, conservare e tramandare le forme originali di allenamento, non solo dal punto di vista tecnico ma anche per quanto riguarda l'aspetto formale, culturale ed etico. Esistono altre forme di enunciazione, anch'esse chiamate Dojo Kun, ed utilizzate da scuole diverse, ma quella sopracitata è la più attendibile dal punto di vista storico in quanto se ne trovano tracce sia nei rarissimi manoscritti di Sakugawa e Matsumura, sia in quelli più recenti del maestro Funakoshi. |
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